Pinturicchio torna a Perugia: Madonna col Bambino

Torna a Perugia: "Madonna col Bambino" di Pinturicchio
Torna a Perugia: "Madonna col Bambino" di Pinturicchio

Torna a Perugia il dipinto su tavola “Madonna col Bambino”, trafugato nel 1990 e attribuito al Pinturicchio. L’opera, che sarà esposta nella Galleria Nazionale dell’Umbria fino al 26 gennaio prossimo, è rientrata in Italia grazie all’efficace opera di diplomazia culturale condotta dal Ministero per i Beni e le attività culturali e all’attività investigativa dei Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio culturale.

Il Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria Marco Pierini ha sottolineato: “Il Museo è il luogo dove le opere sottratte al territorio, un tempo con violenza, adesso per amorevole premura, trovano una nuova casa e assumono una funzione e un valore diversi”.

“È bello – ha concluso – che anche opere abituate da sempre a mostrarsi nell’intimità delle raccolte private possano godere di un pubblico più vasto, come accadrà per qualche mese alla splendida ‘Madonna col Bambino’ la cui pertinenza con la raccolta della Galleria Nazionale dell’Umbria è palesemente testimoniata dalle tante consorelle che la accolgono dalle pareti del museo”.

L’ATTRIBUZIONE DELL’OPERA

La “Madonna col Bambino” è stata resa nota da Raimond van Marie nel 1933 come opera di Fiorenzo di Lorenzo e successivamente è entrata a far parte del repertorio di Filippo Todini sulla pittura umbra, come dipinto di Bartolomeo Casali, vista la sua produzione di tavole con il medesimo soggetto. Solo in seguito ad una perizia redatta nel 1981 su richiesta dell’ultimo proprietario è stata attribuita a Pinturicchio da Carlo Volpe.

IL DIPINTO

Si tratta con ogni evidenza di una testimonianza rara e importante di quel momento cruciale di passaggio nella cultura figurativa perugina costituito dalla diffusione della maniera verrocchiesca, dovuta soprattutto al rientro in città di Pietro Perugino, che nella bottega fiorentina del Verrocchio si era perfezionato. Si dovrà quindi ipotizzare per la tavola in questione una datazione successiva alle Tavolette di san Bernardino (1473) e all’Adorazione dei Magi di Perugino (1475-1476) ma non troppo lontana, plausibilmente da individuare negli anni a cavallo tra anni Settanta e Ottanta del secolo.

Il pittore riprende la fortunata, recentissima, iconografia della Madonna del davanzale, che proprio Verrocchio e Perugino avevano sperimentato in quegli anni, ponendo alle spalle della Vergine un drappo rosso che spartisce il paesaggio fluviale o più probabilmente lacustre di sinistra e quello dello strapiombo roccioso di gusto fiammingo sormontato da una chiesetta e da un Calvario. La vegetazione, gli animali, la montagna sono elementi restituiti con esattezza, al pari dei dettagli dell’abbigliamento, come le stoffe e i sandali del Bambino, a riprova di un interessamento non occasionale per l’arte del nord Europa.

Maggiori Info: https://gallerianazionaledellumbria.it/