Piacenza

Piacenza - Storia Rinascimentale

Piacenza (Piasëinsa [?pia’z?is?] in dialetto piacentino) è un comune italiano di 102 403 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia dell’Emilia-Romagna. È soprannominata la Primogenita perché nel 1848 è stata la prima città italiana a votare con un plebiscito l’annessione al Regno di Sardegna. Popolato sin dall’antichità, il territorio di Piacenza era abitato in origine da stirpi liguri venne conquistato prima dagli Etruschi e poi dai Celti. Placentia, fondata nel 218 a.C., fu la prima colonia romana nell’Italia settentrionale, insieme a Cremona, come importante avamposto militare contro Annibale che muoveva dalla Spagna per giungere in Italia e portarvi devastazione conquistando i territori del Ticino e della Trebbia. La città resistette agli attacchi punici e fiorì come centro commerciale sulla via Emilia. La cristianizzazione della città avvenne anche per opera di martiri come sant’Antonino, centurione piacentino ucciso sotto Diocleziano. Divenuta sede di un ducato longobardo, quindi conquistata dai Franchi, la città acquistò maggiore importanza intorno all’anno mille, trovandosi sulla Via Francigena. Dal 1126 fu libero comune e combatté con la Lega lombarda contro il Barbarossa a Legnano. Nel 1336 fu nelle mani dei Visconti e rimase in loro dominio fino al 1447 per poi passare, nella prima metà del Cinquecento, alla Francia e in seguito allo Stato Pontificio. Capitale del Ducato di Parma e Piacenza sotto i Farnese (1545) passò al ducato di Milano e fu restituita a Ottavio Farnese nel 1556. Dal 1731 al 1859 fu soggetta al dominio borbonico, durante il periodo napoleonico fu aggregata all’Impero nel Dipartimento del Taro, successivamente fu attribuita a Maria Luigia d’Austria, che apportò alla città importanti ammodernamenti. Con un plebiscito del 10 maggio 1848 Piacenza chiese l’annessione al Regno di Sardegna, futuro Regno d’Italia, guadagnandosi il soprannome di città primogenita d’Italia. Pesantemente colpita nelle Guerre Mondiali, ha poi avuto uno sviluppo agricolo e industriale. Nominata città d’arte, oggi Piacenza ha una forte vocazione turistica.