Gabrielli

Gabrielli - Storia Rinascimentale

I Gabrielli (anche conosciuti come Gabrielli di Gubbio) sono una famiglia feudale originaria di Gubbio (Umbria), considerata una delle più antiche d’Italia. Alcuni genealogisti fanno risalire le loro origini all’epoca romana, sostenendo che i Gabrielli discendano e traggano il nome da Sant’Eudossia Gabriella, nipote dell’Imperatore Caracalla. Ciò tuttavia non è supportato da alcuna prova, e i primi documenti storici che menzionano la famiglia sono del X secolo, quando Cante Gabrielli ottenne da papa Stefano VII alcuni castelli nell’Italia centrale, tra i quali quello di Luceoli, che fu ribattezzato Cantiano (da Cante). La famiglia accrebbe nei secoli il suo potere e prestigio, e molti suoi membri si distinsero nei campi della politica, della sfera militare, della diplomazia, della scienza, dell’arte, della religione.

La famiglia si divise in vari rami:

tra i quali il principale fu quello di Roma, proveniente direttamente da Gubbio con Francesco di Necciolo e suo figlio Giovanni e presente ininterrottamente nell’Urbe fin dalla fine del XIV secolo; questo ramo ebbe tra i suoi membri diversi cardinali di cui uno che fu Segretario di Stato. Molti membri furono senatori di Roma ed ebbero molte cariche civili e militari concesse dalla Sede Apostolica. Essendo dunque casata benemerita dello Stato Pontificio ottenne dal Papa prima il titolo di marchese, poi il titolo di Principe di Prossedi. Due membri di questo ramo sposarono due principesse appartenenti alla famiglia Bonaparte. Questo ramo si è estinto nei di Carpegna-Falconieri-Gabrielli, che ne perpetuano il nome avendolo aggiunto al proprio;

un altro ramo, che si stabilì a Fano, nelle Marche, porta il titolo di conte, il nome di Gabrielli-Wiseman, ed è imparentato con Nicholas Patrick Stephen Wiseman, cardinale e scrittore inglese vissuto nel XIX secolo;

un altro ancora, stabilitosi anch’esso a Fano, quello dei Gabrielli di Montevecchio, porta i titoli di duca e conte;

il ramo che si stabilì nel Regno delle Due Sicilie e proveniente da quello romano porta i titoli di conte Gabrielli e barone di Quercita;

un quarto ramo, infine, si stabilì in epoca medievale prima a Padova e poi in laguna, dove talvolta sono indicati col cognome di Gabriel o Cabriel: a Venezia risultano aggregati al patriziato almeno dal 1297 e rimasero in Maggior Consiglio per mezzo millennio, fino alla caduta della Repubblica ad opera delle truppe napoleoniche, nel 1797. Un ramo collaterale si portò a Capodistria, dove diede alla città vari vescovi.

Tutti i rami portano il titolo di patrizio di Gubbio.