Agosto

01 Morte (1464) - Cosimo de' Medici

E' stato un politico e banchiere italiano, primo signore de facto di Firenze e primo uomo di Stato di rilievo della famiglia Medici. Grazie alla sua politica moderata, egli riuscì a conservare il potere per oltre trent'anni. Abile diplomatico e amante delle arti, Cosimo investì gran parte del suo enorme patrimonio privato per abbellire e rendere gloriosa la sua città natale, chiamando artisti e costruendo edifici pubblici e religiosi.

02 Morte (1512) - Alessandro Achillini

Anatomista e filosofo italiano. Chiamato dai contemporanei “il secondo Aristotele” per la sua padronanza del pensiero del filosofo greco. Seguace dei Bentivoglio, ne seguì le sorti sia nel periodo di fulgore, sia in quello della cacciata definitiva da Bologna, quando dovette anch’egli andare in esilio.

03 Morte (1546) - Antonio da Sangallo il Giovane

Architetto italiano attivo durante il Rinascimento e il Manierismo. Si impose inizialmente soprattutto come specialista in fortificazioni militari. Visse e lavorò prevalentemente a Roma al servizio di diversi papi. Nel 1536, fu nominato da papa Paolo III architetto di tutte le fabbriche pontificie. Morti Bramante, Raffaello e Peruzzi, si ritrovò protagonista assoluto dell'architettura romana. Morì a Terni mentre dirigeva i lavori di ristrutturazione del taglio del lago Velino con la Cascata delle Marmore nel 1546.

04 Nascita (1470) - Lucrezia de' Medici

Nasceva Lucrezia de' Medici. Fu una nobildonna italiana, figlia primogenita di Lorenzo de' Medici e di Clarice Orsini. Dall'unione con Jacopo Salviati nacquero 11 figli, alcuni dei quali ricoprirono incarichi di grandissima importanza o furono genitori di personalità di primissimo spicco della storia rinascimentale italiana. Un suo ritratto come neonata è ritenuto quello come Gesù Bambino nella 'Madonna del Magnificat' di Sandro Botticelli.

05 Morte (1388) - Antonio della Scala

Figlio naturale di Cansignorio della Scala. Nell'ottobre 1375, alla morte del padre, divenne signore di Verona assieme al fratello Bartolomeo II. Nel 1378 sposò Samaritana da Polenta, figlia di Guido III, signore di Ravenna. Antonio regnò da solo dal 1381 al 1387, quando fu deposto, da Gian Galeazzo Visconti, duca di Milano. Sulle circostanze della sua morte non si sa molto, a partire dalla data precisa che solo gli Annales Forolivienses riportano come il 5 agosto.

06 Morte (1328) - Galeazzo I Visconti

Figlio primogenito di Matteo I. Verso il 1298 compare nella vita politica milanese come capitano del popolo. Nel 1300 sposò Beatrice d'Este per procurare al padre l'appoggio degli Este. Nel 1302 seguì il padre in esilio, rifugiandosi prima a Ferrara, dove nacque nel 1303 il figlio Azzone, poi a Treviso dove fu podestà per alcuni anni. Ricomparve a Milano al fianco del padre nel 1311 e partecipò all'intrigo destinato a compromettere i Torriani agli occhi di Enrico VII. Questi lo fece nel 1313 vicario imperiale a Piacenza e in breve Galeazzo riuscì a diventare signore dell'importante comune. Negli anni seguenti collaborò attivamente alla lotta ingaggiata dal padre contro i guelfi d'Italia. Morto il 24 giugno 1322 il vecchio Matteo, Galeazzo gli successe nella signoria di Milano. Alla sua morte, Milano passò senza gravi difficoltà al figlio Azzone.

07 Morte (1377) - Niccolò degli Alberti

E' stato un banchiere, diplomatico e mecenate italiano. Nato a Firenze, divenne una figura di spicco della vita politica cittadina della sua epoca. Fu priore delle arti nel 1355 e gonfaloniere di giustizia nel 1367. Nel 1364 fu tra i mediatori della pace con Pisa e ambasciatore ad Avignone presso papa Urbano V, per indurlo a tornare alla sede di Roma. Dal 1361, col cugino Benedetto di Nerosso Alberti, tenne le redini della compagnia commerciale familiare. Lasciò molte delle ricchezze per l'istituzione benefica dell'ospedale di Orbatello. Al suo funerale in Santa Croce fu salutato da grandi dimostrazioni di cordoglio popolare: grazie alle sue numerose opere di bene si era infatti guadagnato l'appellativo di "Padre dei poveri".

08 Morte (1490) - Maddalena Gonzaga

Figlia di Federico I Gonzaga, marchese di Mantova, e di Margherita di Baviera. Sorella di Francesco II Gonzaga e cognata di Isabella d'Este a cui era molto legata. Maddalena Gonzaga sposò il 27 ottobre 1489 Giovanni Sforza, signore di Pesaro e figlio illegittimo di Costanzo I Sforza a cui era succeduto nello stesso anno in mancanza di prole legittima. Il matrimonio Sforza-Gonzaga suggellava l'alleanza tra le due casate. Un paio di mesi dopo il matrimonio Maddalena risultò incinta. La gravidanza tuttavia si concluse con un parto difficile e la giovane Gonzaga morì nel 1490 nel dare alla luce il figlio.

09 Morte (1524) - Sigismondo d'Este

Nacque in Castello Vecchio di Ferrara, mentre il padre Ercole si trovava a Reggio e a Modena. Fu tenuto a battesimo dal cardinale Ascanio Sforza, allora esiliato in quella città, e ricevette il nome dello zio paterno Sigismondo d'Este. Crebbe alla corte di Ferrara e non tentò mai di opporsi ai fratelli Alfonso e Ippolito. Le cronache dell'epoca lo vedono spesso accompagnare il Duca Alfonso I d'Este nei suoi viaggi dentro e fuori il Ducato. Quando il complotto organizzato da Ferrante e Giulio venne scoperto, il processo contro i due e altri cospiratori si svolse nel palazzo di Sigismondo. Tra il 1496 e il 1497, contrasse la sifilide e non riuscì più a condurre una vita normale.

10 Nascita (1466) - Francesco II Gonzaga

Primogenito maschio del marchese di Mantova Federico I Gonzaga. Dopo la morte del padre (1484), fu signore di Mantova. Nel 1490 sposò Isabella d'Este, figlia del duca di Ferrara, rinnovando la tradizionale alleanza tra le famiglie dei Gonzaga e degli Estensi. Come nella tradizione della famiglia, si distinse per l'intensa attività di condotte militari, al soldo della potenza che via via gli offriva i maggiori vantaggi sia in termini economici, che di sicurezza per il proprio marchesato.

11 Nascita (1448) - Bernardo Rucellai

E' stato uno scrittore e umanista italiano, figlio di Giovanni della ricca famiglia dei Rucellai. Come il padre esercitò alcuni pubblici uffici e nel contempo fu un mecenate munifico, scrivendo talvolta opere eleganti. Nel 1466 si sposò con Nannina de' Medici, sorella maggiore di Lorenzo il Magnifico, imparentando così le due importanti famiglie fiorentine.

12 Morte (1402) - Elisa d'Este

E' stata una nobile italiana. Era figlia di Obizzo III d'Este signore di Ferrara e di Lippa Ariosti. Divenne signora consorte di Ravenna sposando nel 1350 Guido III da Polenta.

13 Morte (1447) - Filippo Maria Visconti

E' stato l'ultimo duca di Milano della dinastia viscontea. Figlio del Duca Gian Galeazzo e di Caterina Visconti, sin dall'infanzia l'esistenza di Filippo Maria fu segnata da numerosi problemi fisici. Alla morte del padre (1402) ereditò, il titolo di conte di Pavia ed il relativo dominio sulla città e sui territori al di là del Ticino e nel Veneto. Quando nel 1410 Facino Cane s’impadronì di Pavia, Filippo Maria sembrava aver toccato il fondo della sua esistenza: “di giorno in giorno sempre più trascurato e trasandato, spesso vagolava solo per la città, occupato in faccende da individuo comune”. Filippo Maria non dimenticherà e sarà pronto a saldare il debito con la vedova di Facino, Beatrice, sposandola per poi farla giustiziare nel 1418. Dopo la morte di Giovanni Maria, Filippo Maria ereditò il titolo ducale e la signoria sui territori soggetti al ducato di Milano. Personalità paranoica e superstiziosa, ma anche spregiudicata e cinica - diede dimostrazione di notevole abilità politica. Nel 1425 nacque la sua unica figlia naturale: Bianca Maria. Nella notte fra il 12 e il 13 agosto del 1447 essendosi drasticamente aggravate le sue condizioni fisiche per aver rinunciato alle cure, chiese di essere voltato con il viso rivolto al muro e poco dopo morì, isolato e sdegnato così come era vissuto.

14 Morte (1486) - Marco Barbarigo

E' stato il 73º doge della Repubblica di Venezia. Nacque da Francesco e Cassandra Morosini. Di famiglia ricca riuscì a compiere una notevole carriera all'interno dell'amministrazione pubblica veneziana. Le sue capacità e la sua diligenza nel trattare importanti affari di stato lo portarono, il 19 novembre 1485, ad essere eletto doge. Durante il suo dogato, il sesto più breve nella storia di Venezia, la peste che aveva colpito la città sotto il regno del predecessore Giovanni Mocenigo (e che lo aveva ucciso) cessò di mietere vittime e si placò quasi del tutto. Non accadde nulla di rilevante durante i restanti mesi di governo ed il doge si spense il 14 agosto 1486 per un eccesso di amarezza dovuto ad un'accesa lite avvenuta in Senato col fratello Agostino.

15 Morte (1489) - Marsilio Torelli

Figlio secondogenito di Cristoforo, conte di Guastalla e Montechiarugolo, e della nobile Taddea Pio. Alla morte del padre, succedette al feudo paterno il fratello maggiore Marcantonio. Egli aveva intrapreso la carriera ecclesiastica ed era stato nominato protonotaro apostolico, ma quando il fratello era improvvisamente deceduto senza eredi, lasciò l'abito talare per ottenere il possesso della contea di Montechiarugolo, assicurando il beneficio ecclesiastico al fratello terzogenito Guido. Intrapresa la carriera delle armi, servì gli Sforza negli scontri con i Rossi e i veneziani e in particolare nella famosa congiura dei baroni del Regno di Napoli. Con l'intento di assicurare la successione al trono della piccola contea, sposò Paola Secco d'Aragona, figlia del conte Francesco Secco (condottiero valente e stimato che aveva partecipato alla battaglia di Fornovo e che morì poi a Vicopisano nel 1496, servendo i fiorentini nella loro guerra contro i pisani) e di Caterina Gonzaga.

16 Morte (1339) - Azzone Visconti

Figlio di Galeazzo I e Beatrice d'Este, fu signore di Milano dal 1329 al 1339. Azzone venne alla luce a Ferrara poiché nel giugno dello stesso anno il nonno Matteo I Visconti, signore di Milano, fu esiliato dalla città dai Torriani e la stessa sorte toccò ai genitori che si rifugiarono nella città emiliana. Nel 1311 il nonno recuperò la signoria e poté tornare a Milano. Alla fine di giugno del 1322, in seguito alla morte del nonno, fu nominato dal padre signore di Piacenza insieme alla madre Beatrice. Nell'aprile del 1325 il padre lo inviò in Toscana insieme allo zio Marco in supporto all'amico Castruccio Castracani. Nel contesto di quel viaggio, nell'aprile del 1325, catturò Fidenza. Il 23 settembre partecipò alla battaglia di Altopascio dove i ghibellini lucchesi, milanesi e senesi inflissero una pesante sconfitta ai guelfi fiorentini, senesi e ai pontifici. In novembre si portò in Emilia dove già da diversi mesi si registravano scontri tra i ghibellini modenesi e i guelfi bolognesi. Qui si unì a Rinaldo II d'Este e Passerino Bonacolsi e il 15 novembre partecipò al comando di alcune squadre di cavalleria alla decisiva battaglia di Zappolino. Il 14 marzo 1330 il podestà Guiscardo da Grumello convocò il consiglio generale presso il Broletto Nuovo dove Azzone Visconti venne proposto quale signore generale e perpetuo della città e del distretto di Milano e accettato come tale dalla maggioranza dei novecento consiglieri. Successivamente si mise contro a Giovanni di Boemia, mentre tra il 1332 e il 1336 si impadroniva di varie città lombarde (Bergamo, Vercelli, Cremona, Como ecc.). Fu poi alleato di Firenze e Venezia contro gli Scaligeri (1337). Lasciò infine il titolo di vicario imperiale per cercare, ma invano, di conciliarsi con il pontefice (1338).

17 Nascita (1465) - Filiberto I di Savoia

Detto il 'Cacciatore', fu Duca di Savoia, Principe di Piemonte e Conte d'Aosta, Moriana e Nizza dal 1472 al 1482. Figlio di Amedeo IX e della duchessa Iolanda di Valois, ad appena otto anni dovette succedere al padre, morto a Vercelli. Ad undici anni sposò Bianca Maria Sforza. Avendo Carlo I di Borgogna, detto il Temerario, catturato la duchessa madre del duca Filiberto, gli Stati Sabaudi precipitarono nel caos, senza più una reggenza: questa situazione venne risolta quando il cognato di Iolanda Gian Luigi liberò la duchessa ed ella poté tornare in Piemonte ove, tuttavia, morì pochi anni dopo a Moncrivello. Lodovico allora fu così scelto per proseguire la reggenza per il nipote. Nonostante ciò, le discordie con la Borgogna e la Francia continuarono e nessuno sembrava arginarle. Per cercare di trovare una situazione ragionevole, Luigi XI chiamò Filiberto in Francia, cercando di convincerlo a lasciare il governo degli Stati nelle mani degli zii, anche perché il giovane duca trascorreva il suo tempo a caccia e alle feste a corte. Si spense giovanissimo e senza eredi, a soli 17 anni: il suo corpo venne tumulato ad Altacomba, ma oggi vi sussistono le sole pietre tombali del conte, quando l'abbazia fu occupata dai giacobini che forzarono la sua tomba e distrussero i resti, insieme a quelli di altri membri di Casa Savoia.

18 Nascita (1451) - Sforza Maria Sforza

Era figlio del duca di Milano Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti. Nel 1464 Ferdinando I di Napoli detto Ferrante, gli fece dono del ducato di Bari e nel 1465 sposò Eleonora d'Aragona, figlia del re di Napoli Ferdinando e Isabella di Chiaromonte, ma il matrimonio non venne mai consumato per via sia della giovane età dello sposo sia di alcuni questioni politiche. Nonostante le vive proteste di Sforza Maria, che non voleva rinunciare alla sposa, Galeazzo Maria Sforza impose la propria volontà al fratello minore e accettò lo scioglimento delle nozze in cambio di una nuova promessa di matrimonio fra il proprio figlio Gian Galeazzo e la nipote di Ferrante Isabella. Nell'autunno del 1476, insieme al fratello Ludovico detto il Moro, cui era molto legato, Sforza Maria partì alla volta della Francia. Pochi mesi dopo, il 26 dicembre 1476, Galeazzo Maria morì assassinato alle porte di una chiesa per mano di alcuni congiurati. Ricevuta la notizia della sua morte, i due fratelli si affrettarono a rientrare a Milano. A Galeazzo successe il figlio bambino, Gian Galeazzo, sotto la reggenza della sua vedova Bona di Savoia. Si aprì così una lotta per il potere che vedeva contrapposti Sforza Maria e i suoi fratelli da una parte e Bona e il potentissimo segretario Cicco Simonetta dall'altra. Sconfitti, i fratelli Sforza furono condannati all'esilio. Sforza Maria si rifugiò a Bari e insieme a Ludovico continuò a complottare ai danni della cognata, per riuscire ad ottenere la reggenza del nipote, mentre l'altro fratello Ascanio preferì tirarsene fuori. Con l'appoggio armato di Ferdinando I di Napoli si riunì a La Spezia con il fratello Ludovico, ma il 29 luglio 1479 morì presso Varese Ligure.

19 Morte (1580) - Andrea Palladio

Pseudonimo di Andrea di Pietro della Gondola, è stato un architetto, teorico dell'architettura e scenografo italiano del Rinascimento, cittadino della Repubblica di Venezia. Influenzato dall'architettura greco-romana, anzitutto da Vitruvio, è considerato una delle personalità più influenti nella storia dell'architettura occidentale. Fu l'architetto più importante della Repubblica Veneta, nel cui territorio progettò numerose ville che lo resero famoso, oltre a chiese e palazzi, questi ultimi prevalentemente a Vicenza, dove si formò e visse. Pubblicò il trattato I quattro libri dell'architettura (1570) attraverso il quale i suoi modelli hanno avuto una profonda influenza sull'architettura occidentale; l'imitazione del suo stile diede origine ad un movimento destinato a durare per tre secoli, il palladianesimo, che si richiama ai principi dell'antichità classica. La città di Vicenza e le ville palladiane del Veneto sono uno dei patrimoni dell'umanità UNESCO.

20 Nascita (1504) - Uberto Strozzi

E' stato un letterato italiano. Era figlio di Tommaso Strozzi e di Francesca Castiglione, sorella del famoso umanista Baldassarre Castiglione. Si trasferì giovanissimo a Roma, dove entrò nella famiglia del cardinale Pompeo Colonna. Alla sua morte nel 1532, Uberto seguì la carriera prelatizia ottenendo nel 1539 l'incarico di segretario apostolico. Fondò l'Accademia dei Vignaiuoli e nella sua casa si riunivamo molti letterati, tra i quali Annibale Caro e Giovanni Della Casa. Morì a Roma nel 1553 e venne sepolto nella basilica di Santa Maria sopra Minerva.

21 Morte (1497) - Lorenzo Tornabuoni

E' stato un nobile italiano. Figlio di Giovanni Tornabuoni, ricco banchiere e di Francesca di Luca Pitti. Sposò nel 1486 Giovanna degli Albizi dalla quale ebbe un figlio (Giovanni). Venne arrestato nell'agosto 1497 con l'accusa di aver favorito una cospirazione atta a ripristinare l'egemonia di Piero il Fatuo, esiliato dal 1494, su Firenze. Il 21 agosto venne condannato a morte col parere favorevole del gonfaloniere Francesco Valori, a sua volta linciato l'anno seguente dai Tornabuoni. La sentenza venne eseguita nel palazzo del Bargello e Lorenzo venne decapitato assieme a Niccolò Ridolfi, Giannozzo Pucci, Giovanni Cambi e Bernardi del Nero.

22 Morte (1462) - Giosia Acquaviva

Fu 6º duca di Atri, conte di San Flaviano e signore di Acquaviva Picena, Bellante, Canzano, Castellalto, Corropoli, Guardia Vomano, Jesi, Montepagano, Notaresco, Padula, Roseto, Silvi, Teramo e Tortoreto. Figlio di Andrea Matteo I Acquaviva e Caterina Tomacelli, sin da giovane venne avviato alla carriera militare. Nel 1408 per vendicare l'uccisione del padre prese parte a Teramo alla strage dei Melatini. Nel 1424, rappacificatosi con i Melatini, divenne governatore di Teramo con il beneplacito della regina del Regno di Napoli Giovanna II d'Angiò-Durazzo. Entrato nel 1426 nella compagnia di ventura di Jacopo Caldora, conquistò Ascoli Piceno, Acquaviva Picena e Jesi, a discapito di Obizzo da Carrara. Dal 1433 al 1435 fu al servizio del ducato di Milano di Filippo Maria Visconti. Morta la regina partenopea nel 1435, si schierò con gli Aragonesi di Alfonso V d'Aragona contro Renato d'Angiò-Valois. Verso l'ottobre del 1458 si schierò con Giovanni d'Angiò-Valois contro il re Ferrante d'Aragona e nel luglio del 1460 prese parte alla battaglia del Tordino. Morì di peste due anni dopo (1462).

23 Morte (1340) - Ricciardo Manfredi

E' stato un condottiero italiano e terzo signore di Faenza. Figlio di Francesco I Manfredi e di Rengarda Malatesta. Nel 1316 fu armato cavaliere dal re di Napoli Roberto d'Angiò e nel 1322 fu capitano del popolo di Imola. Nel 1327 suo fratello Alberghettino prese il potere a Faenza e cercò di impossessarsi anche di Imola. I contrasti tra i fratelli divennero insanabili quando Alberghettino sparse la voce tra gli imolesi che Ricciardo voleva consegnare la città al delegato pontificio. Ricciardo, appoggiato da cavalieri di Bologna, scese in armi contro il fratello e nel 1328, riuscì dopo un lungo assedio a prendere il potere a Faenza. Nel 1331 partecipò alla guerra contro gli Ordelaffi, signori di Forlì e nel 1333 partecipò all'assedio di Verona contro gli Scaligeri. Fu anche capitano dell'esercito del legato pontificio, risoluto a riconquistare Ferrara contro gli Estensi, ma il 14 aprile 1333 subì una pesante sconfitta.

24 Morte (1540) - Parmigianino

E' stato un pittore italiano, fondamentale esponente della corrente manierista e della pittura emiliana in generale. L'appellativo "il Parmigianino", oltre che dalle origini, gli derivò dalla corporatura minuta e dall'aspetto gentile. Fu anche un grande disegnatore, paragonabile ai più grandi maestri del Rinascimento. I suoi disegni sono spesso opere finite vere e proprie eseguite con abile estro e una felice vena creativa.

25 Morte (1381) - Giovanni III del Monferrato

Divenne marchese del Monferrato dopo la morte violenta del fratello Secondotto. Dal 3 gennaio 1379 venne affiancato al governo dal cugino Ottone di Brunswick. Desideroso di rivendicare il fratello e la dignità stessa del Marchesato, dichiarò guerra ai Visconti, ma fu costretto a siglare la pace ancora prima di iniziare, cedendo alle pressioni dell'antipapa avignonese Clemente VII. Ottone siglò pertanto la pace e, prima di partire verso la corte di papa Clemente, decise di regolamentare i territori monferrini durante la sua assenza, temendo invasioni dai confinanti Visconti. Per garantire la sopravvivenza del marchesato, Ottone lo pose sotto la protezione della Francia. In seguito alla proclamazione di Carlo III a re di Napoli ed alla successiva fuga di Giovanna I, Ottone e Giovanni si trovarono immersi in pieno nella guerra per la successione del regno, non potendo far ritorno in Monferrato. Il 25 agosto 1381 avvenne un violento scontro armato nel quale Ottone fu catturato dagli angioini e durante il quale il giovane marchese Giovanni III perse la vita.